L’ULTIMA COSA BELLA SULLA FACCIA DELLA TERRA – Michael Bible

L’ULTIMA COSA BELLA SULLA FACCIA DELLA TERRA – Michael Bible

L’ULTIMA COSA BELLA SULLA FACCIA DELLA TERRA – Michael Bible

L’ULTIMA COSA BELLA SULLA FACCIA DELLA TERRA – Michael Bible

“Alla base di tutto c’era la Costante. Il tempo e la migliore amica del tempo, la transitorietà. La bellezza e la tragicità di un fiore di corniolo che cade, c’era di mezzo qualcosa del genere. Ho deciso che le mie ultime parole saranno più o meno su questa falsariga. Su come alla fine la vita ci tradisce tutti.”

Harmony è una cittadina nel Sud degli Stati Uniti, un paese come tanti. Piena di santi e peccatori, indistinguibili. Fintanto che un giorno lo scorrere lento e sempre uguale della vita dei suoi abitanti subirà una violenta deviazione. Una svolta, drammatica, che contribuirà a cambierà per sempre la traiettoria delle loro esistenze.

Iggy, un giovane che lentamente scivola nel dolore di una vita senza prospettive e dalla quale cerca riparo nel consumo di droga e nello sniffare antidolorifici, è il detonatore di un male più oscuro, diffuso. È il mal di vivere alla ricerca di una sempre nuova declinazione. Ed è su questo piano che si muove la scrittura di Michael Bible.

Iggy, Cleo e Paul.

Nella vita di Iggy fanno poi ingresso Cleo e Paul. È sarà come una piccola comunità che si riunirà alla ricerca di un riparo dalla realtà. Tre amici, tre amanti. Tre adolescenti e tre storie marchiate indelebilmente dal dolore. Noi tre avevamo qualcosa in comune. Ci avevano detto che non eravamo come gli altri e che dentro di noi mancava qualcosa. Diventammo l’uno per l’altro un rimedio contro la noia mortale. Su questo si innesta e prende corpo  il piano di Iggy, darsi fuoco durante la messa all’interno della chiesa. Un piano per dire qualcosa di significativo sulla Costante, l’ossessione di Iggy, che potremmo tradurre come uno stato d’animo caratterizzato dall’angoscia e dal rimanere come sospesi nel tempo e nello spazio. Un piano che va a monte. Iggy si salverà e prenderà coscienza del buono nel mondo ma le conseguenze dell’incendio saranno terribili. Gran parte dei partecipanti alla funzione morti. Per l’autore del piano si apriranno le porte del carcere e arriverà la condanna a morte.

Un romanzo polifonico.

Al racconto di Iggy, rinchiuso nel braccio della morte a poche ore dall’esecuzione capitale, fanno da contraltare le voci di chi, nell’incendio della Chiesa battista, ha perso e visto morire i suoi cari. L’ultima cosa bella sulla faccia della terra è un romanzo breve che al suo interno contiene altri romanzi, uniti nella comune tragedia ma distinti nel racconto tanto per il tempo trascorso dal fatto quanto per la sensibilità nel punto di vista di chi racconta.E qui emerge l’influenza esercitata sulla formazione di Michael Bible di autori riconducibili all’ High modernist come William Faulkner e Virginia Woolf. L’indagine sui sentimenti, lo scandagliare l’animo umano. L’interrogarsi sulla realtà, lo smarrimento di fronte alla ricerca di significato. L’uso sapiente del romanzo breve e una voce fin da subito riconoscibile nella sua peculiarità rappresentano più di una promessa per la letteratura nordamericana. Lettura consigliata.

“Nella cella è tornato il silenzio. Ho guardato fuori dalla finestra e ho visto che i fiori del corniolo erano caduti quasi tutti. Le giornate calde dell’estate stavano per finire e faceva ogni mattina più freddo. Volevo veder cadere quell’ultima fioritura. sentivo uno strano legame. Come se fosse l’ultima cosa bella sulla faccia della terra.”

 

 

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